In quale emisfero cerebrale è elaborato il linguaggio?

venerdì 1 aprile 2011

Gino Strada: "Un blocco navale intorno alla Caserma"

pubblicata da Aeolo il giorno venerdì 1 aprile 2011 alle ore 18.27




È stato accolto da un lungo applauso Gino Strada, intervenuto lunedì scorso nella Sala Azzurra della Scuola Normale per parlare dell’inadeguatezza della guerra come metodo di risoluzione dei conflitti. In occasione degli incontri del Bicentenario, il fondatore di Emergency ha ribadito che «la pace dovrebbe essere ovvia, scontata, mentre la guerra dovrebbe essere abolita, diventare un tabù al pari di schiavitù e incesto».

La sua idea – che sta anche alla base di Emergency, l’ONG italiana che dal 1994 ha curato oltre 4 milioni di persone nei teatri di guerra – partì, vent’anni fa, dall’esame dei registri operatori degli ospedali della Croce Rossa di Kabul, nei quali risultava chiaro come l’83% dei 12.000 pazienti operati non avesse preso parte agli scontri. «Nei conflitti odierni – ha detto Strada – le vittime civili sono oltre il 90%, a prescindere da chi li promuove e quali ne siano le motivazioni».

Inoltre, a spingerlo su così decise posizioni c’è la convinzione che anche qualora le guerre abbattano i tiranni, non riescano comunque a sconfiggere le logiche violente che essi rappresentano: lo dimostra il riarmo seguito al 1945. «Da quanto riporta l’Istituto di Ricerca sulla Pace di Stoccolma – ha dichiarato il chirurgo – oggi si spendono 50.000 $ al secondo per le armi, l’equivalente di ciò con cui vivono 2 miliardi di poveri».

Premettendo che la guerra è sempre una scelta e mai una necessità, il fondatore di Emergency ha suggerito di affidarsi maggiormente al manifesto per il disarmo lanciato nel 1955 da Russel e Einstein piuttosto che a «una classe politica che pensa solamente ai propri interessi, senza consultare il popolo nemmeno su quelle scelte che ne condizionano la vita quotidiana, come la privatizzazione di sanità e istruzione».

A tale proposito, Strada ha anche commentato la decisione di realizzare l’Hub militare a Pisa: «Mi piacerebbe sapere con quale partecipazione democratica siano state prese tali decisioni: non mi pare di aver visto pisani molto sensibili alla guerra, coi volti truci e gli elmetti in testa. 60 milioni di euro per un centro di istruzione, cultura e ricerca sarebbero stati spesi meglio».

Infine, per impedire che la “Giornata della solidarietà” del 28 aprile prossimo venga organizzata presso la Caserma, Gino Strada ha scherzato citando la proposta leghista contro gli sbarchi a Lampedusa: «Fate un blocco navale davanti alla caserma!».

Enrico Santus

Nessun commento:

Posta un commento